giovedì 12 febbraio 2015





UNA LEGGENDA DEL PERE LACHAISE


Vi sono alcune tombe al cimitero di Père Lachaise di Parigi, che sono circondate da un alone di leggenda, e sono diventate oggetto di un vero e proprio culto. 
La tomba di Oscar Wilde è ad esempio, fatta oggetto di innumerevoli baci, con tanto di rossetto (una vera schifezza, per dirla tutta). 
















 La lapide di Jim Morrison, il mitico solista dei Doors, è costantemente custodita per evitare che folle di fans pronti a superare le barriere di protezione si introducano per toccarla o lasciare dei souvenir. 




Ma un caso particolare è costituito dalla tomba di Victor Noir, divenuto famoso solo dopo che sulla sua sepoltura fu apposta la statua che lo ritrae al momento della sua morte. 
    Victor Noir, pseudonimo di Yvan Salmon (1848-1870), giornalista del quotidiano La Marseillaise, il 10 gennaio 1870 si presentò da Pierre Bonaparte, cugino di Napoleone III, al fine di organizzare, in qualità di testimone, un duello per Pascal Grousset, suo capo-redattore.
Quest’ultimo reputava di essere stato diffamato da un articolo del giornale firmato dal principe.


Victor Noir
Pierre Bonaparte



 










All’incontro era presente anche il direttore della Marseillaise, anche lui venuto a chiedere la riparazione del torto a Bonaparte.
Tuttavia l’incontro finì nel peggiore dei modi, l’impulsivo cugino di Napoleone III lasciò partire un colpo di pistola che colpì mortalmente Victor Noir. Era la vigilia delle sue nozze.



Uccisione di Victor Noir

  Il giornale la Marseillaise condusse allora una vasta campagna contro l’Impero.
Il capo del governo, Emile Ollivier, fece arrestare Pierre Bonaparte e, prudente, organizzò i funerali a Neuilly-sur-Seine, rispettando il desiderio della famiglia ed evitando un afflusso eccessivo di gente.
Malgrado tali misure, più di centomila persone si mobilitarono e diedero vita a una sommossa antinapoleonica che ratificò la caduta del Secondo Impero. Nel 1891, le spoglie di Noir, divenuto un simbolo repubblicano, vennero trasferite al Père-Lachaise.
 Lo scultore Jules Dalou realizzò, in sua memoria, una statua rappresentante Noir nella posizione in cui sarebbe stato ritrovato dopo aver ricevuto il colpo fatale da parte di Pierre Bonaparte.





Seguendo la tecnica utilizzata all’epoca Dalou modellò la statua sul corpo nudo di Noir.
A prima vista, la statua può sembrare una delle tante rappresentazioni scultoree che adornano il Père Lachaise, ma se ci si avvicina all’opera si potrà notare che la statua è dotata di una virilità alquanto pronunciata ed evidenziata da un abbondante rigonfiamento.
Questo realismo anatomico ha stimolato l’immaginario e la superstizione di molti: da parecchi anni a questa parte si è diffusa la pratica di toccare la statua (o strusciarsi sopra) per ottenerne in cambio fertilità o fortuna in amore.




L’usanza, a metà tra leggenda e folklore, vuole che parecchie donne che non riuscivano ad avere figli abbiano, infine, goduto di grande fertilità facendo appello alla statua.
La mancanza di ossidazione e la lucidatura perfetta della zona è divenuta ''autoalimentante'': chiunque passi di là scopre qual'è l'uso, e si adegua.



 Poichè le statue in bronzo non possono mentire (grazie al verderame che le ricopre, fuorchè là dove vengono lucidate) è palese che lo stesso fenomeno ha colpito il busto di Dalida a Montmartre: 



i due seni prosperosi della statua (che la cantante/attrice non ha mai posseduto) attirano irresistibilmente, e anche in questo caso col pretesto della fertilità (altra cosa nella quale lei non ha mostrato di distinguersi).
 FINE





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